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Taping Neuromuscolare - Funzioni base del taping NM

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Link all'articolo originale: http://www.fif.it/images/abstractconvegni/2012/ptconvention2012/rinomastromaurotapingneuromuscolare.pdf

 FUNZIONI BASE DEL TAPING NEUROMUSCOLARE

tapingAgendo su cute, muscoli, sistema venoso, sistema linfatico e articolazioni, si raggiungono sei principali obiettivi:

· alleviare il dolore;

· normalizzare la tensione muscolare;

· rimuovere la congestione venosa e linfatica;

· migliorare la vascolarizzazione sanguigna;

· correggere l'allineamento articolare;

· migliorare l'assetto posturale.

Conseguentemente, agisce a diversi livelli:

· sensitivo

- stimolazione dei recettori cutanei, muscolari e articolari;

- controllo dello stimolo doloroso;

· muscolare - ripristino del giusto tono muscolare;

- riduzione della fatica muscolare;

- aumento della contrazione muscolare;

- riduzione dell'eccessiva distensione di un muscolo;

- riduzione dell'eccessiva contrazione muscolare;

· linfatico e sanguigno

- riduzione della flogosi locale;

- aumento della circolazione sanguigna;

- miglioramento del drenaggio linfatico;

· articolare

- stabilizzazione a livello fasciale;

- aumento del range of motion (ROM);

- riduzione del dolore.

Il nastro utilizzato per il trattamento può essere applicato per più giorni, non contiene alcun principio attivo e può essere usato su bambini, adulti, anziani. Le applicazioni possono ridurre i tempi di recupero e aumentare i livelli di forma fisica.

Nel trattamento di patologie ortopedico-sportive, si presta a migliorare le seguenti condizioni:

· muscolari: elongazioni, distrazioni, fasciti (plantare, tibiale anteriore), sovraccarico funzionale (muscoli quadricipite femorale, ischiocrurali - semimembranoso, semitendinoso, bicipite femorale - adduttori della coscia, gemelli, tibiali anteriore e posteriore, quadrato dei lombi), contratture muscolari antalgiche in corso di lombalgie, cervicalgie;

· tendinee: tendiniti inserzionali, peritendiniti, tendinosi;

· articolari: traumi distorsivi, traumi contusivi, borsiti.

grinzeL'applicazione del Taping NeuroMuscolare con tecnica eccentrica produce uno stimolo di allungamento a livello sia cutaneo sia sottocutaneo. Questo stimolo aumenta l'elasticità della cute e ripristina una normale estensione del muscolo e del tendine, ossia esercita un'azione decompressiva. Tale azione, sommandosi all'azione delle pliche cutanee sulle articolazioni e sui percorsi muscolari e tendinei, accentua l'estensione del tessuto muscolare, della fascia connettivale e della cute, riducendone la congestione e normalizzando la loro risposta e il loro funzionamento. Uno stimolo in decompressione aumenta gli spazi interstiziali e riduce la compressione cutanea e sottocutanea normalizzando il flusso sanguigno e linfatico.

L'applicazione del Taping NeuroMuscolare con tecnica concentrica, invece, produce uno stimolo di accorciamento sia a livello cutaneo sia sotto cutaneo, creando un'azione compressiva. Tale stimolo aumenta la contrazione della cute, dei muscoli e dei tendini, ma riduce il flusso sanguigno e linfatico.

La cute ha uno spessore differente secondo il genere, il tipo etnico di appartenenza, le regioni del corpo e il grado di sollecitazione meccanica che riceve.

Il suo spessore può variare da 0,5 a 2 mm, ma in alcune aree può raggiungere i 4-5 mm. In generale è più sottile nelle superfici flessorie rispetto a quelle estensorie.

È più spessa nel maschio e nelle aree dorsolaterali (testa, collo, tronco) e tende ad assottigliarsi in direzione ventrale (addome, inguine, estremità distali degli arti). Si presenta più spessa (4 mm) nella regione cervicale posteriore, nella palma delle mani e nella pianta dei piedi. È sottilissima (0,5 mm) quella delle palpebre, del prepuzio e delle piccole labbra e del meato acustico esterno.

 

La pelle ha una buona elasticità e un alto grado di distensibilità e resistenza: una striscia di 3 x 100 mm sopporta fino a 10 kg, potendosi allungare fino del 50%. L'elasticità cutanea non è però uguale in tutte le parti corporee. È maggiore nelle aree estensorie (convesse) di un'articolazione, come per esempio nella zona anteriore del ginocchio o posteriore del gomito, mentre elasticità minore si ha ai lati e posteriormente all'articolazione stessa. Nonostante la notevole resistenza e la buona elasticità, un'eccessiva e prolungata distensione della pelle, a causa di gravidanza o cambiamenti di peso, può determinare parziali fratture della maglia trimensionale delle fibre connettivali del derma, che possono manifestarsi in antiestetiche cicatrici interne, le ben note smagliature.

 

La pelle, come si è detto, non è uniformemente distensibile ed elastica, cioè la sua tensione sia a riposo sia in movimento non è uguale in tutte le direzioni. Dipende dall'organizzazione delle fibre collagene ed elastiche del derma ed è maggiore in una direzione e minore in quella a essa perpendicolare. Le fibre elastiche, in particolare, non sono completamente rilasciate, ma in tensione, e questa tensione è orientata diversamente nelle diverse regioni corporee, dove esistono traiettorie lungo le quali la tensione è maggiore e perpendicolarmente a queste la tensione è minore. Di conseguenza, una ferita rotondeggiante tende a deformarsi diventando ovale. Da tutto ciò deriva che alla superficie del corpo si possono disegnare linee di minor elasticità e deformabilità della cute, le linee di tensione o di clivaggio, o linee di Langer, dal nome dell'anatomo-patologo austriaco che agli inizi dell'Ottocento le individuò.

 

Un chirurgo normalmente tiene conto di questo perchè le incisioni devono essere orientate, per quanto possibile, lungo l'asse di maggiore tensione per prevenire la formazione di cicatrici deturpanti e garantire buoni esiti estetici, riducendo la tensione sulla ferita al momento in cui viene suturata.

 

L'applicazione di un nastro adesivo elastico sulla cute deve tener conto delle traiettorie elastiche cutanee, cioè delle linee di Langer, generalmente seguendo un decorso perpendicolare a esse per sfruttare la direzione di maggior elasticità cutanea in modo da accentuare le pliche cutanee. Tuttavia le linee di Langer da sole non offrono sufficienti informazioni per l'applicazione del nastro. Infatti la tecnica del Taping interessa anche altre strutture oltre la pelle, creando una decompressione della struttura cutanea e dell'immediato sottocute.

 langer1

La cute, pur aderendo ai piani profondi per mezzo dell'ipoderma, essendo elastica e deformabile presenta una certa mobilità che ne permette il sollevamento in pliche e contribuisce a mantenere l'asse articolare e facilita i movimenti limitandone l'escursione.

 

In alcune regioni del corpo, la struttura del derma e dell'ipoderma conferisce una forte aderenza della cute ai piani sottostanti e impedisce il sollevamento in pliche: le aree dove non è possibile "dare un pizzicotto" sono il margine anteriore della tibia, la cresta iliaca, la regione inguinale, la regione sacrale, la spalla in corrispondenza dell'acromion, il cuoio capelluto, la pianta del piede e il palmo della mano.

Le pieghe da movimento dipendono dalla contrazione muscolare e sono perpendicolari alla direzione delle fibre muscolari sottostanti. Con l'età si accentuano per il persistere della sollecitazione meccanica e diventano più profonde e permanenti, come le "linee" del palmo della mano. Solchi profondi sono caratteristici della cute glabra, delle ginocchia e dei gomiti. Le rughe o pieghe senili sono solchi permanenti della cute di profondità variabile dovute alla perdita di elasticità della cute con l'invecchiamento.

 

LINEE DI MAGGIORE ELASTICITÀ CUTANEA

Oltre alle linee di Langer, esistono altre mappe di elasticità cutanea, per esempio le linee Kraissl, che riguardano soprattutto il viso, e che differiscono da quelle di Langer perché sono state definite su individui viventi e non su cadaveri.

Sono però soprattutto le linee di maggior elasticità cutanea, e non quelle di minore elasticità, a interessare la tecnica del Taping NeuroMuscolare in quanto proprio seguendo la maggiore elasticità cutanea si può creare, accentuando le pliche, decompressione a livello cutaneo e sottocutaneo.

Per una corretta applicazione del Taping NeuroMuscolare è fondamentale che i nastri seguano le linee di maggiore elasticità cutanea.

Le linee di maggiore elasticità cutanea si basano sullo studio del corpo in movimento e sulla dinamicità della coordinazione del movimento stesso. Per ottenere il maggiore effetto terapeutico si devono seguire queste linee nell'applicazione delle tecniche decompressive e compressive, tranne in caso di alcune applicazioni correttive articolari.

In linea generale la direzione della elasticità cutanea segue il decorso delle fibre della muscolatura superficiale ma non è sempre così, come per esempio nel caso dei muscoli romboidi e del muscolo massetere. L'elasticità della cute corrisponde ai movimenti intorno all'articolazione.

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Ricevo su appuntamento presso gli studi di Roma, in zona Appio-Tuscolano e San Paolo.

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